Da molti anni sono presenti per libera consultazione le tabelle di marea ma pochi pescatori ne hanno realmente compreso l’utilità.
Io per primo non ci ho mai prestato particolare attenzione ma nel tempo parlandone con molti appassionati ho notato che, soprattutto chi faceva buoni bottini un po’ con tutte le tecniche, programmava le proprie uscite di pesca considerando gli orari a cavallo dell’alta  marea e così ho iniziato a documentarmi meglio.
Padre della teoria solunare  è stato l’americano John Alden Knight nel 1926 poi approfondita e migliorata  dagli studi di biologi negli anni a seguire.
Tutti siamo a conoscenza  che sia l’alba sia il tramonto del sole sono momenti proprizi per la pesca,  ci possono essere però giorni in cui l’alba e il tramonto sono più o meno redditizi in base all’influenza dei fattori che descrivo qui di seguito.
La teoria solunare si basa su studi sperimentali che riportano che  le azioni combinate  di sole e luna possano influire sull’attività di tutti gli esseri viventi,  i momenti del giorno nei quali gli esseri viventi dimostrano una maggior attività per convenzione vengono chiamati periodi solunari.
I periodi solunari  si dividono in maggiori e minori.
I “periodi maggiori”  durano dalle  2 alle 3 ore.  Hanno inizio nel momento del transito lunare (quando la luna è sopra di noi) e del transito lunare opposto ( quando la luna è sotto nell’altro emisfero). Normalmente coincidono con  i momenti di maggior attività dei pesci durante le 24 ore.
I fedeli di questa teoria affermano che non esiste una sola specie di pesce che non stia mangiando durante un periodo solunare maggiore.
I “periodi minori” sono periodi intermedi  che hanno durata inferiore (più o meno 1 ora) e coincidono con l’alba e  i tramonto lunare, anche questi periodi coincidono con  un aumento dell’attività dei pesci rispetto al resto della giornata.
I periodi solunari si presentano 4 volte al giorno ogni giorno lunare. Ricordiamo che un giorno lunare dura 24 ore e 50 minuti più o meno. Quindi in un giorno di 24h avremo 2 periodi maggiori e 2 periodi minori.
Quando si verificherà  un alba o tramonto del sole durante il periodo solunare  si  noterà un aumento dell’attività dei pesci , in questi casi nei quali si prevede un effetto positivo sulla pesca.
E’ un po’ più complicato quindi parametrare i vari dati per comporre una tabella che consideri tutte le variabili , non possiamo sapere il momento nel quale i pesci sono più attivi  semplicemente osservando le tavole di maree, per avere un dato certo dovremo usare entrambi le tavole per programmare la nostra giornata di pesca.
Per questo motivo , quando siamo nel nostro posto di pesca, possiamo cercare di essere presenti in pesca proprio all’inizio del periodo solunare, un’occasione per poter verificare giorno dopo giorno il  livello di precisione delle tavole solunari.
Tutti quelli che programmano le loro uscite di pesca basandosi solo sullo stato della marea, si perdono però uno degli strumenti più utili : le tavole solunari.
Tuttora  sono molti i  pescatori convinti che i pesci si alimentino durante le prime due ore dell’alta marea e anche durante le ultime due ore della bassa marea.
Le maree non sono un fattore determinate nell’attività dei pesci, hanno per lo più un effetto scatenante, questo perché la marea causa grandi movimenti di masse d’acqua e sappiamo bene che i pesci vanno in attività soprattutto quando c’è un movimento d’acqua che favorisce lo spostamento dei nutrienti rendendoli maggiormente disponibili
Nei casi in cui si peschi  vicino alle foci di fiumi  la marea riveste  una maggior influenza, perché è la responsabile di controllare il flusso dei pesci.
Sia le maree sia i periodi solunari, sono provocati dall’attrazione del sole e della luna e per questo motivo sono in  relazione, tuttavia in giorni distinti osserviamo grandi differenze nel momento d’inizio dei periodi solunari in relazione con l’alta e la bassa marea.
Le previsioni solunari anche se non costituiscono una garanzia che torneremo a casa con il secchio pieno di pesci possono senz’altro darci un orientamento su quali possano essere le migliori ore per pescare in quel giorno.
Per di più se la previsione dell’attività media dei pesci di un giorno esatto è alta, avremo grandi possibilità di realizzare una buona pesca durante le ore segnalate nei periodi solunari.
Considerando che non tutti hanno l’opportunità di aspettare un periodo maggiore di un giorno con la luna nuova per andare a pescare, ogni pescatore andrà  a pescare il giorno che può e magari potrà verificare, consultando le tabelle se le previsioni si sono rivelate affidabili oppure no.
Ci sono siti consultabili facilmente dal proprio pc o dallo smartphone anche tramite App che ci aiutano con eccellente precisione di zona ad avere questo tipo di informazione, a mio parere vale la pena perderci qualche minuto per consultarle e nel tempo farsi una propria idea sulla verdidicità o meno delle indicazioni che ci forniscono .
Per concludere se si può affermare che  sole e luna influenzano le maree, determinano il livello di luminosità ambientale e senza dubbio rivestono un certo ruolo nel produrre cambiamenti nelle abitudini alimentari e di spostamento delle diverse specie ittiche,
bisogna perp tener presente che esistono pesci che hanno abitudini prettamente notturne, altri diurne, altri ancora presentano un massimo di attività durante i cambi di luce (alba e tramonto).
La temperatura dell’acqua è altresì molto importante, così come la pressione atmosferica, la stagionalità e i periodi riproduttivi, le condizioni del mare, il tipo di spot e molto altro ancora.
Capirete quinfi  che non basteranno delle tavole per predire quale giornata sarà la migliore e i diversi pesci che popolano il nostro mare non possono rispondere tutti alla stessa maniera seguendo un modello statico del tipo “ora tutti a mangiare, ora tutti a digiuno”, le variabili sono tante.
Le tavole solunari hanno dunque importanza se utilizzate come strumento di studio, per effettuare analisi che porteranno nel tempo a sviluppare uno schema personale utile a prevedere, in combinazione con gli altri fattori, quanto più correttamente possibile l’esito di una particolare giornata di pesca.
Spiegazione scientifica delle maree :
Il fenomeno delle maree si studia sin dall’antichità.
  • Come si formano le maree?
  • Che tipi di maree esistono e comò influiscono sulla pesca sportiva?
Le maree sono oscillazioni periodiche del livello del mare che sono il risultato dell’attrazione del Sole e della Luna sulle particole liquide degli oceani. Gli effetti degli astri si sovrappongono e il risultato costituisce la forza che genera le maree.
Il rapporto delle maree con la legge di gravitazione universale ha permesso di definire queste forze quantitativamente.
La legge di gravitazione universale (Isaac Newton), afferma che due punti materiali si attraggono con una forza di intensità direttamente proporzionale al prodotto delle masse ed inversamente proporzionale al quadrato della distanza che li separa.

 

 

 

 

 

 

Applicando la legge di Newton otteniamo che la Luna è più vicina alla Terra e che l’azione del Sole, nonostante la grandezza della sua massa, non raggiunge la metà dell’azione che la Luna esercita. Nella simulazione di maree possiamo verificare graficamente come la marea é provocata principalmente dalla Luna. Questo spiega la relazione fra le maree e le fasi lunari.

 

 

 

 

 

 

 

La marea si rafforza con i due astri in congiunzione (Luna Nuova), o in opposizione (Luna Piena); in tali circostanze, l’escursione tra alta e bassa marea raggiunge il massimo livello (marea sizigiale o delle sigizie). Quando i vascelli erano spinti solo dal vento, questo fenomeno era particolarmente utile per decidere il momento più propizio per salpare.
L’altezza della marea cambia a seconda delle località, della profondità dell’acqua, dell’andamento delle coste ed è maggiore negli estuari dei fiumi o nelle baie che si aprono verso est ,  il flusso di marea arriva da questa direzione e l’acqua si incanala e si innalza via via che le due sponde si avvicinano. Nel Mediterraneo in genere l’altezza della marea è di ca. 50 cm, giungendo anche a 1 metro lungo le coste dell’Adriatico.
Il ciclo delle maree si ripete approssimativamente due volte al giorno: per la precisione l’intervallo tra due alte (o due basse) maree successive è mediamente di 12 ore e 25 minuti circa. Questo perché, mentre la Terra compie un giro su se stessa ogni 24 ore circa (il giorno siderale medio è precisamente di 23h56’04”), contemporaneamente la Luna orbita intorno alla Terra compiendo un giro in poco meno di un mese (27 giorni e 7h43’12”). Perciò, nell’intervallo tra due passaggi successivi della Luna sullo stesso meridiano, la Terra non deve ruotare solo di 360°, ma di circa 375°30′ per compensare i 15°30′ di cui la Luna si è spostata nel frattempo. Il valore preciso varia leggermente perché, essendo l’orbita lunare un’ellisse, la velocità orbitale della Luna non è costante: il valore medio è 375°34’6″. Il tempo corrispondente è 24h54’33”. L’intervallo medio teorico tra due alte maree successive è quindi la metà di questo, ossia 12 ore, 27 minuti e 17 secondi.
I mari interni, come il Mar Mediterraneo, non registrano forti maree, ma le maree hanno grande importanza nei pressi degli stretti, in quanto creano forti correnti alternanti tra il mare esterno e il mare interno, favorendo così pure un ricambio dell’acqua del mare interno. Nello stretto di Messina, le maree, invece di svilupparsi in altezza, creano correnti di marea che decorrono, ogni 6 ore circa, prima lungo un senso dello stretto e, in seguito, nel senso opposto.
Si parla di Corrente montante o scendente, a seconda della provenienza da sud o da nord. Le maree quindi soffrono grandi variazioni in funzione della geografia della costa.
Quindi, le maree soffrono grandi variazioni in funzione della geografia della costa. Per questo, per prevedere una marea affidabile in qualsiasi parte del pianeta, usiamo i mareografi, che registrano il livello che raggiungono le acquee del mare nelle diverse ore del giorno e approfittiamo il carattere ciclico delle maree per prevedere le tavole di marea.
Considerando che gli unici fattori che consideriamo per la formazione delle maree sono la Luna de il Sole, la Luna per la vicinanza de il Sole per la massa, le maree si definiscono astronomiche.
Però, nonostante il Sole e soprattutto la Luna, siano i fattori principali nelle formazioni delle maree, bisogna sapere che altri fenomeni atmosferici come la pressione atmosferica, il vento e la pioggia provocano variazioni nel livello del mare, che a causa del loro carattere imprevedibile non si tengono in considerazione nelle tavole di maree. Per di più, un vento forte e costante che soffia in direzione della costa, creerà maree più alte di quelle previste mentre un vento che soffia in senso contrario creerà maree più basse.
Questo tanto per farsi un’idea generale su come possono essere variabili le condizioni di pesca , ma proprio per questo motivo la pesca è così affascinante.
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