In passato è capitato molte volte di parlare di come è opportuno allestire al meglio il terminale da slow pitch jigging , oggi ho preferito pubblicare una configurazione del terminale nell’ottica possa essere d’aiuto.
PE LINE
Il mio consiglio è di montare standard un PE 1.5 , io dopo aver testato alcuni trecciati utilizzo sempre e solo Varivas Avani Jigging 10×10 oppure Momoi Riujin oppure Gosen oppure YGK Soul X8 Super Jigman . Uso da 1.2 a 1.5 o 2.0 per lo slow pitch posso salire a 2.5 o 3.0 quando pratico High Pitch in cui la salita dell’artificiale è più rapida ( vicina al vertical jigging ) e dove c’è meno possibilità per il pesce di vedere il leader;
si allungano meno di altri ma soprattutto catturano meno acqua di altri, promettendo un controllo più diretto.
In bobina carico circa 600m per iniziare., In modo da avere sempre il massimo del recupero (pesco da 40 a 250 m, ma 60/130 m è il mio campo principale). Lo sostituisco quando per rotture scende a 400m o meno o quando vedo danni alla linea dopo una o due stagioni , è però importante rabboccare in caso di perdita di parte del trecciato con del backing sottostante in modo da avere sempre la bobina piena.
Questi trecciati , per la mia esperienza, sono la scelta migliore.
NODO FRA TRECCIA E FLUOROCARBON ( LEADER )
PR Knot è fortemente consigliato per collegare la linea PE al leader. PR Knot mantiene il 100% della forza della linea. La connessione PE – leader è destinata a essere la parte più debole del tuo sistema. Cerchiamo di non correre inutili rischi.
Uso spesso Tony Pena un ottimo nodo di facile realizzazione , mi sento di consigliarlo .
LEADER
Io uso Varivas Shock Leader (fluorocarbon) o Shimano Ocea Leader EX Fluoro, la dimensione in mm è molto importante , pescare sottile vuol dire avere molti contatti , pescando leggero si pùo perdere un pesce ma è preferibile avere più contatti che passare la giornata a jiggare a vuoto ; io personalmente in base alle profondità di pesca e quindi alla visibilità scelgo da 0.37 mm a 0.40mm a 0.43 mm fino a 0.47 mm e max max ma rarissimamente 0.50 mm., la lunghezza è di solito da 6 a 8 metri.
IMPORTANTE : ho notato che molti non hanno considerato un elemento essenziale : il carico di rottura del trecciato sul mulinello e quello del leader , utilizzando un nodo efficiente che non riduce il carico di rottura dell’uno o dell’altro filo ci troveremo necessariamente , in caso di arrocco, a dover strappare ed è importante che si rompa il leader e non il trecciato per cui state più possibile sotto al carico di rottura del trecciato con il terminale …. almeno di 2/3 kg ,mi raccomando.
NODO FRA LEADER E SOLID RING O JACK
Il miglior nodo da utilizzare fra leader e solid ring è proprio il TN KNOT
Quando lego il fluorocarbon al solid ring utilizzo solid ring di dimensione fra 7,6 mm e 10 mm max , se l’anello è troppo piccolo si farà fatica a far girare correttamente intorno all’anello 3 volte il leader per realizzare accuratamente il nodo TN, come nell’immagine; è importante creare sopra una catenella facendo dei mezzi colli per rendere più robusto il fluorocarbon che potrebbe subire l’effetto dei denti della preda.
SPLIT RING
L’anello aperto collega il jig sia con l’anello chiuso sia con il solid più piccolo degli assist .
Il jig da slow ha un lato piatto e un lato panciuto. Noi vorremmo che gli ami degli assist si posizionassero sul lato piatto.
Tutti gli artificiali Talisman Lures hanno 2 occhi (credo siano gli unici al mondo) , questo comporta maggior lavoro e costi sicuramente , ma il mio ragionamento è questo :
siccome il jig mentre scende viene attaccato nella parte posteriore ( il pesce in discesa identifica la testa proprio lì ) laddove la forma dell’artificiale lo renda possibile ho messo l’occhio nella coda del jig nel lato panciuto, mentre nel lato piatto (superiore) lo metto normalmente nella parte anteriore dove il pesce riconosce la testa del jig durante la jerkata in pesca attiva.
La misura dello split ring che consiglio nei nostri mari è la 9 mm
ASSIST HOOK
Uso normalmente un dyneema cavo che ho selezionato negli anni di colore rosso o blu o giallo , quello blu fluoro cored sarebbe consigliabile nell’assist di testa per renderlo più rigido e in modo che possa essere costruito con maggior lunghezza (jig permettendo) .
Il meglio sarebbe quindi treccia con anima in fluoro sulla testa dell’artificiale e treccia normale senza anima sulla coda del jig.
Il trecciato per assist con anima fluorurata evita che si aggrovigli con il leader, ma si ritiene anche che un assist senza anima sia più facile da ingerire, ricordiamoci che il pesce aspira acqua e assist in fase di abboccata..
Ma recentemente da quello che ho tradotto si è propensi a credere che l’assist con anima in fluoro non riduca le possibilità di aggancio nella coda del jig.
Un buon compromesso vede quindi assist dei testa fluoro cored magari legato al solid ring in modo che quando cambiamo l’artificiale possiamo sostituire soltanto il jig con già inserito l’assist di coda;
così facendo avremo nella cassetta jigs già montati con assist di coda e sulla lenza già pronto quello di testa in fluo cored .
L’assist di testa comunque dovrebbe essere leggermente più lungo perché si è visto che più lungo è l’assist ( entro certi limiti sia di lunghezza che di possibilità costruttiva legata alla lunghezza dell’artificiale) maggiori saranno le possibilità di allamare il pesce sulla tocca.
Gli ami che uso sono principalmente VMC 7117 nelle misure 3/0 e 4/0 , mi sono trovato bene anche con il modello Octopus 3X sempre di misura 3/0 o 4/0 più robusti perchè di filo 3X ma che vanno affilatati di tanto in tanto sulla punta per essere aguzzi e penetranti perché tendono alla lunga a perdere leggermente il filo, semplicemente con una piccola pietra abrasiva per affilare i coltelli si passa la punta ¾ volte prima di montarli e saranno ottimi al 100%.
Nello slow pitch il pesce morde mentre il jig è in stallo o sta cadendo. Questo succede quando la treccia non è in tensione, anche gli ami sono privi di tensione quindi se vogliamo che l’amo abbia una forte capacità di penetrazione e possa attraversare la pelle con una forza più leggera, dovremmo scegliere ami ben precisi, ecco perché ci piacciono ami robusti, molto appuntiti , penetranti e molto leggeri.
Se la punta dell’amo prende ma non penetra, ci sono buone possibilità di slamare il pesce o che l’amo si raddrizzi sotto sforzo , ma se penetra fino in fondo, è decisamente più difficile da rompere.
Inoltre, un sistema leggero è più facile da ingerire e non interrompe i movimenti del jig.
Nel vecchio vertical jigging, la lenza è tesa la maggior parte del tempo e gli ami sono sempre in trazione per cui possono essere cablati pesanti, lo svantaggio è molto minore;
un valido motivo nello slow pitch per rifiutare assist confezionati con tubicino termo-restringente, sono dozzinali, facili da fare e più pesanti degli altri. DA EVITARE SEMPRE !
Il problema del filo dell’amo (la dimensione in sezione) è che più è sottile e più è debole, il pesce può scuotere la testa con una tremenda potenza ed è abbastanza normale che gli ami possano rompersi o raddrizzarsi; dobbiamo accettare la possibile rottura dell’amo o il fatto che possa raddrizzarsi nel combattimento, questo fa parte del gioco.
Anche un filo leggero con un diametro sottile può rompere facilmente la pelle del pesce nel punto di presa, diamo anche questo per scontato.
Ecco perché usiamo assist con doppio amo , 4 ami in totale.
La maggior parte dei morsi del pesce avvengono sulla testa quando il jig si solleva e scivola lateralmente, mentre lo mordono sulla coda quando cade.
Un amo cattura e penetra nel pesce, ma durante il combattimento gli altri 3 ami possono bucare il pesce da qualche altra parte, il jig sembrerà abbracciare il pesce e i 4 ami condividono il peso della lotta con la preda ; anche se hai 3 ami rotti o strappati o raddrizzati puoi comunque portare a casa il pesce con l’amo rimanente.
Credo di aver detto tutto quello che può servire a farsi un’idea dell’importanza di un buon assetto ragionato fatto a tavolino, poi si andrà a pesca più sicuri di avere successo.