Dopo aver avuto occasione di poter provare moltissime canne dedicate allo slow pitch, averne studiato e compreso l’importanza per il rendimento in pesca ed aver speso una montagna di denaro , oggi dopo quattro anni circa , grazie alle notevoli informazioni reperite sui siti del “sol levante” ed ai confronti con molti di voi provo a fare un approfondimento ulteriore che tiene conto di fattori nuovi e fortemente interessanti e tecnici sulla nostra canna da slow pitch jigging.
Fino ad oggi , almeno da parte mia, la scelta della canna si risolveva nella risposta a tre semplici concetti legati fra di loro :
profondità di pesca —-> peso delll’artificiale —-> potenza della canna
sulla base di un maggior approfondimento invece la decisione risulta infuenzata da un concetto molto più articolato ;
questo perchè a questi fattori , apparentemente sequenziali perchè legati fra di loro se ne aggiunge uno di vitale importanza :
Come vogliamo far lavorare il jig una volta arrivato sul fondo ?
Se vogliamo pescare a 50/80 mt previligeremo un jig leggero , mentre se scendiamo a 90/120 mt sceglieremo un artificiale un pò più pesante , probabilmente per il jig leggero sceglieremo una canna di potenza #3 , mentre se aumentiamo il peso voremmo avere una canna di potenza #4 o più;
quindi se vogliamo variare le profondità di pesca nei nostri spot avremo bisogno di cambiare canna per ottimizzare la sua azione di frusta in funzione del peso del jig utilizzato , ma seguendo questo concetto ( peraltro molto dispendioso) sarà difficile abbinare efficacemente un artificiale per forma e peso ad una particolare canna da slow.
Arriviamo a superare il concetto che : la profondità di pesca NON è l’unico fattore per scegliere una canna.
La profondità di pesca è solo uno dei fattori e il peso del jig è ancora un altro fattore , distinto perchè NON deve dipendere soltanto dalla profondità; ad es. possiamo pescare a 200 mt con una canna #3 con jig da 300 gr e possiamo ugualmente pescare a 70 mt con una canna #6 con un jig da 120 gr ….. mi state dando del pazzo lo capisco, ma datemi un pò di tempo 🙂
La chiave di tutto sta nel comprendere il concetto del ” Tono d’azione della canna” ; la chiave del successo è sapere quale tono d’azione scegliere in quel momento di pesca e poi scegliere il tipo di jig che meglio funziona in quel tono d’azione !!!!
Il tono d’azione della canna è una qualità della canna applicabile soltanto a fusti di grande qualità , ricordate l’articolo in cui avevo scritto che ” tutte le canne da slow sono efficaci fino a 50/60 mt ma poi collassano se aumentiamo la profondità o quando cresce la spinta della corrente sulla treccia”, ebbene oggi più che mai quel concetto è valido.
Selezioniamo la potenza della canna, il diametro della lenza, il modello del jig, il peso del jig e quale tipo di tono eseguire , i parametri della nostra strategia di pesca sono :
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potenza della canna #3, #4, #5 ecc
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diametro della treccia
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modello del jig ( la sua forma)
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peso del jig
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tono d’azione
Il tono d’azione è determinato dall’equilibrio fra la potenza della canna e la resistenza dell’acqua, dove per “resistenza dell’acqua” intendiamo l’effetto determinato da:
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peso del jig,
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diametro della treccia (quanto cattura la corrente)
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correnti ( diverse alle varie profondità)
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profondità
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verticalità della tua barca rispetto all’artificiale
questi sono i fattori contro cui la tua canna deve lavorare a contrasto.
La chiave del successo è sapere quale tono d’azione il pesce gradisce di più in quel momento e scegliere quale artificiale funziona meglio con quel tono di azione .
Quando parlo della potenza della canna non voglio esprimermi più parlando di range di peso del jig indicato sul fusto, alcuni di voi avranno notato che le Poseidon Slow Jerker della Evergren ( a mio avviso fra le migliori canne in commercio) non riportano il “peso consigliato” ma soltanto un numero relativo alla potenza ( appunto il #1.5, #2 , #3, #4, #5 e #6 ) il motivo è proprio legato al concetto “Tono d’azione” , d’altra parte questo fattore supera il semplicistico : “jig weight 100 / 180 gr ” perchè è più un limite del fusto che un limite del pescatore 🙂
La profondità è quindi soltanto il primo fattore da cui partire (fermarsi qui sarebbe togliersi un ventaglio di strategie da sfruttare in pesca !!!) tu hai bisogno di scendere sul fondo con l’artificiale per vedere quale tono d’azione stai ottenendo ,in quel preciso momento, con quel modello e peso di jig , dico così perchè è importantissimo prestare sempre attenzione alla resistenza dell’acqua ,essa cambia frequentemente durante la nostra giornata di pesca ( un pò come le condizioni del vento : direzione e forza ), modificando l’azione della nostra canna.
Faccio un esempio pratico : se teniamo la canna in posizione orizzontale ( ore 3 ) e il fusto si alza lentamente ma completamente (che vuol dire ritorna in posizione di riposo e non sotto stress da peso) avremo un tono medio, se invece l’asta torna velocemente allora sei in tono d’azione forte; se la canna non ritorna completamente ma si ferma ad ore 4 ad es. , allora sei in tono morbido.
Una volta pensavo fosse un problema , oggi invece la possiamo considerare una grande opportunità da cui partire con altri ragionamenti.
Con questa tabella di puro esempio cerco di essere ancora più esplicito :
con fusto #3 : azione forte —> 80/100 gr
azione media —> 100/150 gr
azione morbida —> 150/300 gr
con fusto #4 : azione forte —> 100/130 gr
azione media —> 130/210 gr
azione morbida —> 210/400 gr
Ma poi tutto va parametrato alla condizione della diversa resistenza dell’acqua.
Non è possibile dare una delimitazione definita di ogni tipo di tono , non ci sono confini precisi ma il concetto è sicuramente chiaro; io sto cercando di spiegare il metodo per la scelta del modello e peso di un jig per avre un buon risultato di pesca, ogni tono d’azione è una successione di diversi gradi di situazioni e di nostre scelte.
Ritorniamo ancora sul concetto della restistenza dell’acqua, il peso dell’artificiale è solo uno dei fattori che la determinano ; la resistenza dell’acqua è piuttosto diversa tra 40 e 80 mt e può cambiare nei diversi spot ( ad es la corrente può rinforzare molto vicino ad una fossa rispetto ad una zona completamente pianeggiante anche se relativamente vicine), quindi dobbiamo affinare i nostri sensi per capire quanto è “pesante” l’acqua e conseguentemente quale è l’azione della tua canna.
Ad es. se utilizziamo un fusto #3 con un jig da 120 gr a 40 mt supporremo di avere un tono medio, ma scendendo a 80 mt potremo trranquillamente passare a un tono morbido qualora l’acqua gravi di più sulla lenza ; facciamo passare un paio d’ore rimanendo in zona , se la corrente diminuisce si può passare a d un tono forte a 40 mt e medio a 80 .
Importantissimo sapere che ogni jig “preferisce” un certo tono d’azione….. capite ora perchè questa conoscenza si sta rivelando particolarmente interessante ?
Saw per es. funziona meglio con un tono morbido , sia in Long Fall che con piccole jerkate da 1/4 o 1/8 di giro
Screw da il massimo risultato con un tono forte e su tutti i tipi di pesci sia demersali che bentonici e pelagici, l’High Picth è il suo asso nella manica
Spoon in qualità di jig pilota , molto rispondente ai tuoi movimenti è indicato in tutti e tre i toni d’azione, leggero sulla tua canna ti permetterà di utilizzare un peso maggiore rispetto a Saw ad es.
Seeker da il suo meglio in tono morbido e medio , è il jig di prima scelta per il neofita, il migliore per te che stai iniziando.
Long meglio si adatta al tono medio e forte come il Seeker , lascialo correre di lato dopo il jerk con pause da 1 a 3 secondi a seconda della forza che hai impresso alla canna.
XTalisman ha caratteristiche miste tra un Long Fall Jig e un Reactive Jig per cui sopporta bene tutti i toni d’azione anche se a mio avviso rende molto in slow jerk lento.
STalisman preferisce il tono morbido : Long Fall e Slow jerk , le maggiori catture le avrai nei momenti in cui sei stanco e lo muovi poco.
Ellipse e Leaf : con loro cercherai la cattura in caduta ( Sato Sensei conferisce il 70% delle catture in quel momento) tono morbido o medio pitch moderati per fargli girare la testa a dx e sx nelle risalite.
Xoxo : rivoluzionario per la sua discesa lenta e laterale, nuota molto e preferisce toni medi in Long Fall e Jerk un pò più spinto
Amulet : versatilissimo, nei toni medi e morbidi privilegialo in caduta e quando lo alzi fai scattare la punta nervosamente ,un jerk più deciso lo rende guizzante al punto giusto
Squid : jig di ricerca atto a stimolare i pesci più apatici nei momenti di fermo d’acqua, tono morbido soprattutto sia in Slow Jerk che in Long Fall
Citando ancora il guru Sato : quando il jig è al tuo fianco (verticalità) e in posizione orizzontale , otterrai la maggior parte dei contatti, ecco perchè i jig hanno un baricentro per lo più centrale, ed è anche il motivo per cui avrai molti attacchi durante la discesa.
Abbinare il modello e il peso del jig alla tua canna è la tua strategia , così come il “cambio di ritmo” nel movimento dell’artificiale; il cambio di andamento invita sempre i predatori ad agire;
se desideri mettere in risalto il tempo di impulso dopo la discesa , utilizza un jig leggero con tono d’azione forte, in modo che il jig si muova veloce in risalita e nuoti di lato;
diversamente se vuoi concentrarti sulla caduta allora utilizza un artificiale più pesante ed un tono morbido , in modo che il jig si muova lentamente nella salita e poi dopo quel momento di sospensione inizi la caduta con i movimenti attraenti per cui è stato concepito.
Sapere quale è il peso ideale per la tua canna è una risposta che comprende tutti i fattori che abbiamo considerato, è un piccolo lavoro strategico che rende un pescatore di slow pitch un pescatore di ascolto , di meditazione ma contemporaneamente di azione nelle sue scelte complicate e allo stesso tempo semplici , impratichirsi sul campo avendo metabolizzato i concetti tecnici necessariamente fornirà quelle competenze basilari per un pescatore completo.
Il peso standard dell’artificiale può essere determinato quando manteniamo l’asta a 90° , parallela al mare, ruotando un giro completo di mulinello con la lenza perfettamente verticale; questo è il punto di partenza per iniziare la giornata, prova questo metodo con dei pesi diversi nello stesso spot; se il jig è leggero la canna piega meno e scatta veloce, se il jig è pesante l’asta non ritorna perfettamente orizzontale e sale più lentamente ; trova un tuo metodo per capire i tre toni d’azione , non sarà tempo sprecato.
Se decidi di insidiare le tue prede tra i 50 e gli 80 mt ad es. con un tono d’azione morbido ( il jig si muove più lento con momenti di maggior pausa nei cambi di posizione) , scegli il modello di artificiale che “preferisce” questo tono e poi utilizza tutta la potenza della canna nella sua lunghezza , spingi con il gomito sul fondo dell’asta mentre si solleva mantenedo la punta a meno di 90° rispetto alla lenza; in pratica così facendo dai un pò più di frustata sul jig.
Se decidi di pescare su un fondale maggiore , diciamo fra i 100 e i 200 mt di profondità ed hai difficoltà a mantenere un perfetto verticale , avrai l’artificiale più lontano e una maggior quantità di lenza fuori, dovrai avere una canna più potente se decidi di utilizzare un tono medio, dovrai sceglire adeguatamente quei modelli di jig che gravano meno sull’asta e preferire un tono morbido o medio privilegiando l’effetto caduta , visto che in quelle condizioni l’acqua tenderà a cancellare tutti i tuoi piccoli movimenti.
Insomma rifletti sempre sulle conseguenze delle tue azioni sull’artificiale considerando i fattori che partecipano alla “resistenza dell’acqua” in modo da sceglier il giusto artificiale e tono per le condizioni del momento, la canna di qualsiasi potenza sia può , fino a un certo punto, aiutarti a lavorare in tutti i modi che desideri.
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Riporto ancora altri esempi pratici su cui riflettere :
Situazione normale ( poca corrente, poco scarroccio) su 70/80 mt
Obiettivo : cercare di capire sia la situazione del momento ( tono della mia canna rispetto al jig montato) e la tendenza all’abboccata del pesce – scelgo di usare una Spoon ( il jig pilota ) da 170 gr ed osservo che succede.
Successivamente vorrei porre l’attenzione sulla risposta del pesce se faccio piccole salitine rapide (1/4 o 1/8 di giro) e successive cadute esistanti ( trattenute a piccoli momenti ) – utilizzo un Seeker da 170/190 gr
Testo ancora lo spot con un tono forte , un high pitch rapido e cadenzato montando – monto uno Screw da 130/150 gr
in ultimo, ma non sempre necessariamente in questo ordine , pongo il focus su movimenti morbidi a cadere vicino al fondo – d’obbligo Saw da 210 gr oppure una S Talisman da 200 gr
Aumenta la resistenza dell’acqua ( + corrente ) sempre su 70/80 mt
Focus su lenti sollevamenti e cadute scorrevoli ( Long Fall classic) – sempre un jig pilota per test : Spoon 210 gr
Ancora test su vari modelli di caduta – monto Seeker da 220 gr oppure una Leaf da 230 gr o una Ellipse da 180 gr
La corrente è sostenuta, posso solo perseverare nei test sull’abbocco utilizzando i metodi di caduta , scelgo quello lento – provo con il jig classico per la caduta : Saw 260 gr ( devo aumentare il peso per contrastare profondità e corrente ed cercare la verticalità)
Tento anche il metodo di caduta rapido ed eseguo cadute occasionali ( intendo non ritmiche e ugualmente cadenzate come il Long Fall : giro di mulinello/alzo lungo e lento/abbasso la punta velocemenete sull’acqua/appena il jig si appende/rigiro di mulinello ecc) – scelgo una Spoon 240 gr
Ultimo tentativo : piccole salite e lunghe cadute – Seeker 230 gr
Diminuzione della resistenza dell’acqua
Inizio sempre con il jig pilota , voglio tentare con un approccio diverso per stimolare il pesce , risalite energiche e cadute morbide , tono medio/forte – Spoon da 125/140 gr
Provo diversi modelli di caduta – Seeker 140/170 gr
cambio ancora con uno Screw da 100 gr e un Saw da 100/120 gr
Infine testo per ultimo uno slow jerk lento classico – Spoon da 120 gr oppure Seeker 120 gr o ancora XTalisman 120/140 gr o Amult 130 gr ecc ecc
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